Dare un’età ad una persona che non si conosce è un esercizio che valuta complessivamente l’aspetto del viso, la presenza di rughe, la lucidità della pelle e la sua freschezza. Possiamo idratare la pelle quanto vogliamo, ma prima o poi ci dobbiamo arrendere. La compattezza e la lucentezza della pelle giovane è determinata dalla maggiore quantità di collagene e di elastina che con il tempo si assottigliano e si riducono.
I progressi della Medicina estetica permettono ora di correggere rapidamente piccoli inestetismi in modo non permanente. Aspettare i cosiddetti "anta" per correggere inestetismi cutanei del volto è un´idea sbagliata per due motivi fondamentali. Il primo, perchè qualsiasi sia l´inestetismo, è meglio correggerlo quando le capacità della pelle di rinnovarsi sono ancora integre perchè la correzione viene meglio, il secondo perchè avere un volto che suscita compiacimento guardandosi allo specchio, aumenta la propria autostima e consapevolezza di sè nel lavoro e negli affetti.
Non bisogna aspettare fino all´ultimo momento, la pelle soprattutto quella del viso e delle mani deve essere curata non appena si manifestano i primi segni di invecchiamento. Questo può capitare fin dai vent´anni, quando la pelle non è "vecchia" ma alterata nell´equilibrio dall´uso di prodotti sbagliati oppure segnata da dermatiti seborroiche, da cicatrici comedoniche o da dermatiti di varia natura.
Il viso si smagrisce e le guance si afflosciano per una perdita di grasso sottocutaneo, di elasticità cutanea e per l’influenza della mimica facciale che scava e tira la pelle sovrastante. Correggere questa tendenza si può usando dei filler a base di acido ialuronico non permanenti.