L’invecchiamento del viso dipende da una concomitanza di fattori: in primo luogo però è imputabile a una perdita di volume. Generalmente si tende a credere che l’idratazione della pelle possa prevenire l’invecchiamento del viso, ma i sieri e le creme idratanti penetrano soltanto a livello dell’epidermide e difficilmente arrivano al derma.
La perdita di volume è determinata dalla riduzione della bolla del Bichat, che appena sotto lo zigomo tiene su tutta la loggia orbitaria. L’orbita si scava, si affossa, le guance cadono, sotto la mascella, mentre la zona attorno alla bocca si delinea maggiormente a causa dell’approfondimento del solco nasogenieno.
La piega naso geniena connota la parte inferiore del viso e unisce il naso alla rima buccale. Presente fin dalla nascita, subisce un approfondimento con gli anni che dipende dalla personale mimica facciale. A una certa età, è sempre asimmetrica e un lato è più profondo dell´altro. Un viso asimmetrico non è certo bello e invecchia.
Le rughe dell’amarezza. Sono inestetici solchi della porzione più bassa del viso, dovuti alla trazione della mimica facciale (generalmente quando si contrae il viso per dolore, da cui il nome gergale).
Il codice a barre. Si tratta di una serie di rughe parallele peri-labiali che sono determinate dalla contrazione della muscolatura labiale generalmente durante l’atto di fumare.
Le zampe di gallina. Classico inestetismo della zona oculare, dovuto alla mimica facciale e alla contrazione della muscolatura specialmente durante il ridere.
Solchi glabellari. Sulla fronte, alla radice del naso sono solchi spesso profondi, dovuti alla mimica facciale.
Rughe della fronte. Chi non le ha? Sono dovute all’azione potente dei muscoli pellicciai che tirano la cute costituendo una serie di rughe orizzontali.
L’uso dei “filler può correggere questo genere di inestetismi.” Si tratta di riempire le asimmetrie del solco naso-genieno e delle rughe (amarezza, codice a barre) con una sostanza del tutto naturale: l’acido ialuronico. L’acido ialuronico è un polisaccaride. componente naturale della cute e viene prodotto da particolari cellule, chiamate “fibroblasti.”
I filler a base di acido ialuronico, appositamente studiati per questo scopo, offrono grande sicurezza e maneggevolezza. I filler attuali per il viso sono riassorbibili, non permanenti, e durano dai 6 agli 8 mesi.
L’intervento viene eseguito tramite microiniezioni di acido ialuronico in sede sottocutanea. L’intervento dura circa 20-30 minuti, è poco doloroso, e generalmente non conduce a iperemia o gonfiore della parte interessata. Si chiede solo di non usare trucco (fondotinta etc) nelle successive 24 ore dall’intervento. Le rughe del terzo superiore del viso (glabellari, zampe di gallina e della fronte) possono essere corrette anche con il botulino.
L’acido ialuronico è prodotto tramite processi di ingegneria genetica: la molecola è umana di sintesi batterica al 100%. Per renderlo più stabile viene sottoposto a un processo detto di cross-linkaggio. Non sono note reazioni allergiche all’acido ialuronico puro. I prodotti scelti per il trattamento hanno opportuna documentazione in letteratura scientifica e seguono nelle fasi di produzione e di distribuzione un iter legislativo secondo le regole previste dalla Comunità Europea ed imposte dalla legislazione italiana. Gli eccipienti sono ipoallergenici e testati. Casi di allergia sono rari ma non
impossibili.
Dopo l’intervento è assolutamente sconsigliata l’esposizione diretta ai raggi ultravioletti (esposizione solare, lampade) come al calore (docce molto calde, saune e bagni turchi) o al freddo intenso nelle quattro settimane successive al trattamento così come da evitare sono tutte le manovre traumatizzanti (sfregamento della zona trattata, gommage, brushing, terapie estetiche ecc), l’utilizzo di detergenti o cosmetici inadeguati che possono aumentare il rischio di effetti collaterali ed alterare il risultato terapeutico prefissato. E’ peraltro sconsigliata l’assunzione in quantitativi significativi di alcolici e superalcoli per un periodo di 10-14 giorni.
Sebbene il rischio di complicanze sia molto basso, è raccomandato non praticare filler a pazienti con malattie del collagene, con Lupus eritematoso sistemico, Artrite reumatoide, connettiviti e con lesioni da Herpes labiale in atto.